venerdì 24 luglio 2009

Comunicazioni di massa

Comunicazioni di massa Nel linguaggio comune, il complesso delle informazioni e dei mezzi (stampa, radio, cinema, televisione, Internet ecc.) che le producono e le diffondono, rivolgendosi a un pubblico ampio e fortemente eterogeneo.
Il XX secolo si può definire come l’età delle comunicazioni di massa. Il forte sviluppo tecnologico che ha interessato la comunicazione e la grande influenza che questa esercita sulla vita sociale e individuale sono dati indiscutibili. Tuttavia, bisogna distinguere tra comunicazione di massa e mezzi di comunicazione di massa (mass media): i mezzi sono le tecnologie organizzate che consentono la comunicazione di massa, mentre la definizione di quest’ultima risulta assai più articolata e complessa.
McLuhan Marshall sociologo canadese, studioso delle comunicazioni di massa e dei loro effetti sul comportamento umano.
Le sue rivoluzionarie teorie sulla comunicazione si fondano sulla convinzione che il criterio attraverso il quale la comunicazione viene organizzata abbia sull'individuo un impatto di portata ben maggiore rispetto di quello prodotto dal contenuto stesso del messaggio veicolato; di qui la sua celebre conclusione che 'il medium è il messaggio'.
Su questa base egli mise in rilievo la necessità di acquistare consapevolezza dei mutamenti indotti dai mass media nella civiltà contemporanea, soprattutto dell'obsolescenza del libro, destinato a essere sostituito da un sistema di trasmissione della cultura che riacquista modalità precedenti all'invenzione della stampa e che determina un ritorno all'oralità.

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